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NUMAR UN
difindìn e difondìn il furlan!
è orgogliosa di presentare
CJANTANT ENDRIGO
(catalogo N1 SE 1-04)
Cd e relativo spettacolo con solisti, coro ed orchestra. Sono stati selezionati 15 brani, 15 poesie in musica di Sergio, interpretate in marilenghe da lui stesso e dai migliori artisti friulani del momento. Il tutto raccolto nell’album distribuito in Friuli e nei Paesi del mondo dove Sergio Endrigo è conosciuto ed amato.Ecco i brani che lui stesso ha scelto e che sono stati adattati da Alberto Zeppieri, arrangiati dal Maestro Valter Sivilotti, suonati dall’orchestra Mikrokosmos ed interpretati in friulano:
1) MILNÛFCENTECUARANTESIET (1947)
12) ‘L JERE DI ISTÂT (ERA D’ESTATE)
13) CORI-CORI-INTOR INTOR DAL MONT (GIROTONDO INTORNO AL MONDO)
14) CJANÇON PAR TE (CANZONE PER TE)
Ulteriori informazioni sul sito ufficiale di Sergio Endrigo: www.sergioendrigo.it
I PRIMI COMMENTI IN ANTEPRIMA HANNO DICHIARATO:
*Sono grato a questo grande cantante e poeta di rara sensibilità per il suo dono al Friuli. Nell'iniziativa, nata accanto a Canzoni di Confine, la ‘marilenghe’ si conferma strumento straordinariamente efficace nel trasmettere emozioni e sentimenti. (Fabrizio Cigolot – Assessore Cultura, Provincia Udine)
*Sincere felicitazioni e complimenti per Cjantant Endrigo, una produzione friulana per un artista internazionale. Auguro tanto successo. (Giovanni Frau – Osservatorio Lingua Friulana)
*Riproporre in lingua friulana testi di Sergio Endrigo, uno dei più importanti e sensibili autori della canzone italiana, ha dato risultati sorprendenti: cantati e reinterpretati essi offrono altre letture, poeticamente diverse, che nulla tolgono ai testi originali, anzi li arricchiscono. E’ la dimostrazione della duttilità e della vitalità del friulano al quale, come Regione autonoma, abbiamo dedicato specifiche leggi per la tutela e valorizzazione. La compresenza in Friuli Venezia Giulia di diverse comunità linguistiche – la slovena e la tedesca, accanto alla friulana – costituisce una ricchezza e un modello di integrazione per la nuova Europa che si allarga a Est. E la musica ha da sempre aiutato l’avvicinamento e la reciproca comprensione delle diverse genti. (Riccardo Illy - Presidente Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia)
*Ho ascoltato questo CD ad occhi chiusi e ho visto Sergio ragazzino che correva “Un, due, tre… fin che coro no’ me ciapè!” e sua madre col fiatone che gli gridava dietro “Ringrasia Dio che me vien da rider!” Come tutti gli ‘sradicati’ Sergio ha una grande nostalgia delle sue radici. Ogni volta che mi racconta della sua infanzia, rifà le voci della sua gente, dal dialetto polesano alla lingua istriana. Ecco perché ho voluto ascoltare ‘Cjantant Endrigo’ ad occhi chiusi, per capire meglio dove e come si è formato il musicista, il poeta, l’artista, il mio amico, amico, amico Sergio. (Franco Migliacci – autore e Presidente SIAE)
*In friulano sono ancora più belle le canzoni di Sergio Endrigo, a sentirle sembrano nate per essere cantate in questa lingua così musicale. Nel cielo dell’avventura umana le canzoni di Endrigo sono stelle che non smettono mai di cantare col cuore. (Vincenzo Mollica – cronista del TG1)
*Con questo nuovo album Sergio completa simbolicamente il percorso aperto agli inizi della carriera. E lo fa tornando alle origini, a questa terra così ‘mitteleuropea’ che tanta parte ha avuto nella sua formazione umana e artistica. Le canzoni ne escono rivitalizzate e rinfrescate. (Matteo Perazzi – www.sergioendrigo.it)
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